In generale, se le parti sono tutte d’accordo e il contratto non è ancora scaduto, può essere modificato. Questo significa che se tutte le parti concordano sulla modifica, il contratto di locazione può essere modificato se è ancora in vigore. Tuttavia, ci sono situazioni in cui la modifica unilaterale può essere effettuata? Vediamo il caso in dettaglio.
Modifica unilaterale o accordo tra le parti Inoltre, ci sono situazioni previste dalla legge in cui un contratto d’affitto può essere modificato. Ad esempio, se necessario per la realizzazione di un’opera a regola d’arte, il Codice civile prevede che l’appalto può subire modifiche, anche unilaterali.
Mentre il contratto di locazione può essere modificato se conduttore e proprietario sono d’accordo. Ad esempio, le parti possono modificare o ridurre le facoltà di godimento concesse all’inquilino o rinegoziare il canone in base a determinati eventi.
Obbligo di registrare il contratto modificato
Tuttavia, il problema con le modifiche al contratto di locazione è che questo tipo di accordo deve essere registrato presso l’IRS.
In effetti, un contratto di affitto di casa deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di stipula, o dalla sua decorrenza, se precedente, perché è valido e regolare per legge.
Come modificare il contratto
Se il proprietario decide di vendere una casa in affitto, potrebbe essere necessario modificare il contratto per stabilire i diritti e le responsabilità degli inquilini. Il contratto di locazione può essere modificato in due modi: rimuovere il vecchio accordo e sostituirlo con uno nuovo da registrare, oppure integrare il vecchio accordo con una nuova scrittura privata che stabilisce le diverse condizioni.
Tuttavia, secondo la Suprema Corte, la scrittura privata integrativa non deve essere registrata presso l’Agenzia delle Entrate se le modifiche riguardano una riduzione del canone o altre condizioni diverse dall’aumento del canone di locazione.
Pertanto, qualsiasi modifica al contratto di locazione che comporta un aumento del canone di locazione deve essere fatta in forma scritta e può anche essere necessaria la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate. In caso contrario, non è necessario registrarsi.