Cos’è?
Il verbale dell’assemblea condominiale è un documento formale che riassume le decisioni prese in sede di assemblea, che sarà poi inviato a tutti i condòmini, compresi quelli assenti.
Chi lo scrive?
Il verbale viene redatto dal segretario e sottoscritto dal presidente dell’assemblea. Il presidente viene eletto dall’assemblea, mentre il segretario viene nominato tra i presenti e si fa carico delle formalità burocratiche/amministrative dell’assemblea. Le loro funzioni si esauriscono al termine della riunione.
Requisiti minimi e normativa di riferimento
Il verbale di assemblea viene regolamentato dall’articolo 1136 comma 7 del Codice civile, e nonostante la normativa non indichi specifici obblighi da seguire per la stesura del verbale, il modello ideale di documento deve contenere:
- tipologia di assemblea (ordinaria o straordinaria);
- data, ora e ordine del giorno;
- descrizione della costituzione, la nomina del presidente e del segretario, la verifica della regolarità della convocazione dell’assemblea, la partecipazione in presenza e per delega, e il computo dei relativi valori millesimali.
- indicazione dei condòmini assenti;
- relazione dettagliata su discussione, interventi e voti per ciascun punto all’ordine del giorno, specificando se favorevoli o contrari;
Il verbale deve inoltre essere firmato dall’ amministratore, dal presidente dell’assemblea e dal segretario verbalizzatore.
Occorre inoltre evitare frasi e termini di difficile comprensione. Non essendo specificato in nessuna norma, il termine per l’invio è a discrezione dell’amministratore
Chi conserva il verbale?
Generalmente, il verbale di assemblea viene inviato a tutti i condòmini tramite raccomandata.
Il verbale va poi trascritto in un registro, anche un semplice quaderno, poiché non sono richieste particolari formalità, e non serve la bollatura. È compito dell’amministratore quello di conservarlo insieme a tutti i documenti condominiali.